CUS Catania - Syrako = 20 - 19
Tutto è compiuto!! La Syrako esce sconfitta dal S.M.Goretti, con l’amaro in bocca e le ossa rotte. Inoltre scende dall’ultimo gradino del podio, cedendolo ai ragazzi del Clan Messina che lo hanno meritato pienamente. Una giornata di festa che si è trasformata in disfatta. 80’ di battaglia per entra nella storia del club. Ma nella ricetta è mancato un ingrediente fondamentale. Come capitato nelle ultime partite, la Syrako ha subito l’impatto con la gara, e subito l’onda d’urto degli avversari. Il silenzio nello spogliatoio a fine gara, e l’aria pesante, verranno smaltiti con il tempo e le riflessioni di tutti.Ma partiamo dall’inizio.
Il XV a scendere in campo rispecchia le attese e le previsioni : 15 Lorefice; 14 Russo, 13 Bosco, 12 Voi, 11 Lentini; 10 D’aquila, 9 Giuliana; 8 Fazzino, 7 Nizza, 6 De luca; 5 Venuti, 4 Guardabasso; 3 Chiofalo, 2 Scatigna, 1 Bronzi. A disposizione 16 Franzò, 17 Rapaglià, 18 Montalto, 19 Spriveri, 20 Fortuna, 21 Saraceno, 22 Cirasa. La partita è affidata al sig. Egitto di Catania, designazione questa che lascia perplessi molti addetti ai lavori, che si sarebbero aspettati un arbitro di prima fascia.
Un cielo sereno e un sole primaverile accompagnano il fischio d’inizio. Già nei primi minuti, le decisioni arbitrali, in entrambi i sensi, condizionano la gara e accendono gli animi. Subito i primi cartellini gialli. Proprio in questa condizione di inferiorità numerica, la Syrako subisce la prima meta dell’incontro. Incertezze difensive, poca incisività offensiva, portano gli etnei a varcare la linea di meta. 5-0. Il gioco continua, ma la Syrako sembra avvolta in un alone di torpore. I padroni di casa tentano l’allungo con un piazzato. 8-0. Ristabilita la parità numerica, arriva la prima marcatura di stampo siracusano. Grande giocata dei trequarti, che vedono Voi marcare la sua seconda meta stagionale. Fazzino trasforma e si va sull’ 8-7. A questo punto accade l’inspiegabile. Altro cartellino giallo per la Syrako. Stavolta è Fazzino ad essere punito dal direttore di gara (ammonito per la prima volta in carriera), per un motivo a dir poco assurdo. Ovviamente, durante la superiorità numerica, un CUS Catania ben organizzato e solido, allunga nuovamente. Altra meta, non trasformata però. 13-7. Qui si chiude il primo tempo. Arrivano i cambi, quasi scontati, per rivitalizzare il XV in campo. Rapaglià per Scatigna e Spriveri per Nizza. Si ricomincia con la stessa falsa riga del primo. Errori arbitrali che surriscaldano gli animi e servono ben poco allo spettacolo. Rientra Fazzino e dopo un minuto esatto, marca la meta del riscatto, dopo una splendida azione personale. 13-12. Per 10’ circa la Syrako pressa gli avversari, e approfitta di una distrazione difensiva. Punizione veloce, combinazione vincente, ed è ancora Fazzino a schiacciare in meta. La meta è quasi centrale, lo stesso Fazzino trasforma agevolmente, Egitto convalida davanti agli occhi di tutti, ma a fine gara,negherà di averlo fatto. 13-19. Gli ospiti sembrano essersi sbloccati definitivamente, e provano a creare qualcosa di più. A un quarto d’ora dal termine però, il ginocchio di Fazzino fa crack e lascia il posto a Montalto. Anche Russo e Bosco lasciano malconci il campo,sostituiti da Cirasa e Saraceno. Ma a 5’ dal termine, altra disattenzione difensiva e il CUS segna la meta, che designerà la vittoria, con tanto di trasformazione. 20-19. Al fischio finale, la delusione avvolge le maglie biancorosse e le accompagna dentro gli spogliatoi.
Nonostante qualche elemento davvero “provocatorio” e “estremamente offensivo” nei riguardi della Syrako stessa, Il CUS Catania si è dimostrata squadra compatta, organizzata e tatticamente intelligente, perché ha saputo sfruttare al meglio i punti deboli mostrati dagli avversari.
Alla fine dei giochi, la “magrissima” consolazione che resta, ma che lascia il tempo che trova, è che senza quei maledetti e pesantissimi 8 punti di penalizzazione, si sarebbe parlato di impresa siracusana.
Nonostante tutto i 56 punti finali sono frutto di sacrifici, lavoro e gruppo. Adesso bisogna pensare a crescere con i giovani, e trovare una sistemazione definitiva al livello di campo da gioco (potersi allenare con la luce, già sarebbe un ottimo passo avanti!!).
Purtroppo…il sogno è svanito…ma “nel bene e nel male” sempre e comunque SYRAKO
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