Syrako RC 1989 - Rugby Audax Clan = 8 - 9

Comunicato stampa n°3 – Stagione 2013/2014

Syrako RC 1989 – Rugby Audax Clan = 8 – 9 (pt 8 – 6)

Formazione Syrako RC 1989 : 15 Cirasa (25’p.t. Venuti), 14 Caliò L., 13 Saraceno, 12 El Gassaaoui, 11 Caliò A., 10 D’aquila, 9 Mazzone, 8 Fazzino, 7 Pavone (1’s.t.Rapaglià), 6 Bosco (20’p.t. Casinotti), 5 Mascherucci, 4 Di Paola (1’s.t. Chiofalo), 3 Di Pace (1’s.t. Fichera), 2 Scatigna, 1 De Luca.
A disposizione : Moscatt, Santuccio.

Marcatori Syrako RC 1989 : CP Fazzino, mt Caliò L.

Arriva la prima sconfitta in casa Syrako. Il RAC espugna il “Di Natale” e rispedisce all’inferno i siracusani. Sconfitta cocente e davvero pesante, per i ragazzi di Buscema, soprattutto per il modo in cui è nata.
Perdere punti importanti in questo modo, può mettere a serio rischio la fiducia del gruppo. Una sconfitta bruciante, arrivata proprio sul finire di una partita, che andava chiusa molto prima. La Syrako gioca una delle partite più brutte mai viste, soprattutto davanti al proprio pubblico (quasi 500 persone presenti).
Oltre alla pessima prestazione della squadra rossonera, hanno influito, e non poco alcune scelte ed atteggiamenti arbitrali.
La partita di per se ha raccontato veramente poco, se non che la Syrako ha avuto un dominio territoriale, poi risultato sterile, e che il RAC si è difeso con ordine, e ha dimostrato cinismo e concretezza.
Sarebbe bastato poco. Una scelta diversa, una giocata diversa. Eppure il verdetto del campo è arrivato inesorabile, affermando che la Syrako ancora è solo all’inizio di un percorso di crescita.
Gli infortuni di Cirasa e Bosco (frattura alla costola per il primo, distorsione al ginocchio per il secondo), hanno scombinato i piani del tecnico Buscema, che ha dovuto rivoluzionare la squadra.
Se l’anno scorso il RAC fu battuto dalla fluidità e dall’intensità della manovra aretusea, quest’anno è stata proprio la lentezza a dominare la partita.
Fazzino porta in vantaggio i suoi dalla piazzola, ma il mancino Bellina, agguanta e poi sorpassa, sempre dalla piazzola. Il solito “Luchino” prova a suonare la carica, con una delle sue mete in volata, ma gli effetti non si sono mai visti.
Poco gioco nei trequarti, una mischia sfiancata e sfilacciata, e un arbitro che talvolta è apparso quanto meno annebbiato : ecco le semplici cause della disfatta aretusea.
Tutte cose comunque su cui si può lavorare.
Adesso il pensiero è fisso al 17 novembre, quando a Siracusa arriveranno i granata dell’Acireale. Match inedito tra le due compagini, ed ottima occasione per puntare al riscatto.