Rugby Audax Clan - Syrako RC 1989 = 38 - 11
Comunicato Stampa n.2 – Stagione 2012\2013 Rugby Audax Clan – Syrako RC 1989 = 38 – 11 (parziale 0 – 3, mete 1-6) Formazione Syrako RC 1989 : 15 Fazzino, 14 Zammitti, 13 Saraceno, 12 Mazzone, 11 Caliò, 10 D’aquila (10’s.t.Abela (20’s.t.Bosco)), 9 Giuliana (35’s.t.Moscuzza), 8 De Luca (20’s.t.Camiolo), 7 Spriveri (1’s.t.Basile), 6 Casinotti, 5 Mascherucci, 4 Venuti, 3 Orefici, 2 Scatigna (35’s.t.Bronzi), 1 Fichera. Marcature : CP Fazzino, CP Fazzino, Mt Caliò Punti conquistati : Rugby Audax Clan 5 - Syrako RC 1989 0 Note : sereno, 24°C, 400 spettatori circa
E’ una domenica da dimenticare, quella appena trascorsa in quel di Ragusa. Al Petrulli, la Syrako deve arrendersi al RAC, ma solo perché il risultato dice questo. Già il risultato, bugiardo per certi versi, è alla fine tutto ciò che conta. I 27 punti di scarto, nel risultato finale, non sono frutto di una superiorità schiacciante, non sono frutto di una prestazione encomiabile dei padroni di casa, non sono frutto di una Syrako inesistente. Anzi. La giornata è una di quelle, cosìdette storte, in quanto oltre a dover rinunciare a pedine importanti dello scacchiere, come Moncada, Gibilisco, Chiofalo, Pizzo, la Syrako in extremis deve rinunciare anche a El Gassaaoui e Nizza, colpiti da sindrome influenzale. Assenze importanti, perché costringono Buscema a cambiare il XV iniziale : Mazzone ai centri e Giuliana a mediano di mischia. Scelta rischiosa, vista la scarsa condizione atletica dell’irlandese (reduce da un infortunio alla caviglia), ma forse l’unica plausibile. Agli ordini del sig. Censabella della sezione di Catania, le squadre danno inizio alle ostilità. Per onestà intellettuale, affermo tranquillamente, che il primo tempo è stato un monologo Syrako. L’Audax, frastornato dalla sconfitta nel derby, subisce la pressione e resta imbrigliato nella sapiente difesa aretusea. I padroni di casa, in totale confusione e privi di idee concrete, commettono numerosi falli (mai cattivi ad onor del vero). Fazzino però non vive una delle sue giornate migliori, e la sua tomaia colpisce solo una volta su quattro tentativi. La prima frazione di gioco, vede una Syrako che spreca, che manca sempre la zampata vincente, che sbaglia sempre l’ultimo passaggio. E certi errori, contro una squadra come il RAC, si pagano caro. L’intervallo arriva puntuale al 40’, ma arrivano anche le brutte notizie. D’aquila, De luca e Spriveri, escono malconci dal campo, e la preoccupazione sale. Stando ad alcune indiscrezioni, gli iblei vengono strigliati dal loro capitano per evitare la seconda sconfitta consecutiva, mentre gli aretusei vengono incitati a continuare sulla falsa riga del primo tempo. Il risultato è : azione travolgente della mischia aretusea nei primi due minuti di gioco, e conquista di un calcio di punizione, d’oro. Fazzino trasforma e punteggio sul 6-0. Ecco la svolta. D’aquila, De luca e Spriveri, gettano la spugna e lasciano il posto rispettivamente ad Abela, Camiolo e Basile. Cambiando l’assetto dei trequarti (spostando fuori ruolo alcuni elementi), quel muro invalicabile alzato nel primo tempo, comincia a sbriciolarsi. I padroni di casa, continuano a giocare nello stesso modo : niente spettacolo, ma solo concretezza e cinismo. Errori sui placcaggi, scalate difensive difettose, e un calo fisico inevitabile, fanno da cornice al monologo RAC. Se nel primo tempo, gli attacchi degli iblei sono stati puntualmente sventati, nel secondo tempo, ad ogni affondo sembrava essere una lama nel burro fuso. C'è una parentesi piacevole, tra le mete iblee. Caliò, con un'incursione personale, riesce a marcare la terza meta in due partite. Ma il provvisorio vantaggio (7-11), è un'illusione che dura veramente poco. A parere di chi scrive, quindi lo spartiacque della gara sono stati gli infortuni. A scanso di equivoci, è giusto dire che anche nella fila iblee c’è stato qualche infortunio, ma i giocatori in panchina hanno mantenuto il livello tecnico della squadra, sullo stesso livello del XV titolare. Sei mete in un tempo (circa mezz’ora in realtà) sono troppe, ma una volta perso l’assetto ideale, la squadra aretusea è apparsa vulnerabile e incerta nelle chiusure.
In ogni caso, come diceva una famosa canzone napoletana, questa settimana vigerà il motto “scurdammoce o’passato!”. Bisogna ripartire dall’ottimo primo tempo, lavorando sulla concretezza e sulla finalizzazione. Domenica prossima arriva un’altra sfida al cardiopalma. La Nissa Rugby, con la sua folta colonia catanese, rappresenta un’altra corazzata del girone 2.Tra qualche giorno, sapremo davvero di che pasta sono fatti i ragazzi del duo Buscema\BellaPrima.
Tunnakkio
|