CUS Catania - Syrako 3 - 3
Mezzo passo falso della Syrako a Catania che, contro una squadra che si conferma ostica come previsto alla vigilia, non va oltre uno striminzito pareggio, anche se, alla luce dello svolgimento del match, si tratta obiettivamente di un risultato giusto.
La partita si svolge al campo della Cittadella Universitaria di Catania, come sempre in buone condizioni, e la Syrako ha al seguito un discreto numero di aficiodanos che non si risparmiano nonostante il freddo pungente.
La direzione della gara è affidata al Signor Giuffrida di Catania che avrà il suo bel da fare per tenere a bada i bollenti spiriti delle due compagini.
Mister Buscema è costretto ad apportare qualche modifica alla formazione prevista e decide di schierare al fischio d’inizio il seguente 15:
Mazzone, Russo, Cirinnà, Bosco, Saraceno, D’Aquila, Giuliana, De Luca, Leone, Garofalo, Moncada, Guardabasso, Chiofalo, Scatigna, Franzò. A disposizione ci sono Abela, Bronzi, Fichera, El Gassaaoui, Brunetti, Cirasa e Maucieri. Da segnalare tra le fila dei siracusani il debutto stagionale per Cirinnà e Bronzi che farà il suo ingresso nel secondo tempo.
Sin dalle prime battute si delinea il leitmotiv dell’incontro: la Syrako prova ad impostare il proprio gioco ma deve fare i conti con molteplici errori tecnici ed infrazioni regolamentari che ne vanificano gli sforzi. Di contro, il CUS gioca ai limiti del regolamento, anzi spesso lo infrange soprattutto nel gioco in ruck costringendo l’arbitro a continue interruzioni di gioco.
Con queste premesse la partita non può che essere di livello piuttosto basso: le squadre appaiono preoccupate più di discutere con l’avversario e infastidirne l’azione che non di provare ad impensierirlo con lo sviluppo del gioco. A riprova di ciò vanno le ammonizioni comminate nel primo tempo al tallonatore del CUS per fallo ripetuto nel gioco a terra e a Moncada per un placcaggio in ritardo.
Proprio da un fallo a terra del CUS viene il vantaggio per i siracusani: D’Aquila sfrutta a dovere la prima chance per la sua squadra fissando il risultato sul 3 a 0. Poco dopo la Syrako ha la possibilità di raddoppiare con un’altra punizione da posizione agevole ma stavolta è il palo interno sinistro a negare i 3 punti.
Il CUS dal canto suo prova ad attaccare ma il suo avanzamento è legato più che altro a qualche calcio tattico ed agli errori dei siracusani che concedono diverse punizioni. I calciatori catanesi però non sono in giornata e riescono a concretizzare solo un’occasione fissando il risultato sul 3 a 3.
Nel secondo tempo scattano le sostituzioni: Bronzi per Garofalo, El Gassaaoui per Leone.
La partita però procede sullo stesso binario, anzi se possibile diventa ancora più brutta: gli animi si riscaldano ulteriormente e le fasi con il pallone fermo e l’arbitro a redarguire i giocatori prendono il sopravvento su quelle giocate.
Da ciò discendono 40 minuti senza emozioni, se si escludono un carretto di 30 metri portato avanti dalla mischia siracusana che però viene reso inutile dalla scorrettezza di Bronzi che, seppur provocato, rifila una gomitata ad un avversario procurandosi l’espulsione diretta e da un calcio profondo di Russo che, insieme alla pressione portata dai tre quarti, mette in serie difficoltà l’estremo catanese. Inoltre, prima della fine, c’è tempo per un ulteriore calcio di punizione sbagliato da D’Aquila, condizionato dal vento.
La partita dunque si conclude con il singolare risultato di 3 a 3 che comunque ben rappresenta la mediocre prestazione di entrambe le compagini.
Vogliamo sperare che per la Syrako si tratti solo di un passo falso isolato: la troppa indisciplina tattica e comportamentale mostrate in campo appartengono ad un periodo che ormai si pensava chiuso; adesso, smaltita la sosta natalizia, già da domenica prossima bisogna rimettersi sulla retta via e continuare con il percorso intrapreso nella prima parte del campionato che tanti frutti ha portato.
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